Prima di tutto, interpreto sicuramente il sentire comune, per esprimere un enorme grazie a Claude Dumas e a Colette Lacombe. Il loro lavoro, la loro spiritualità, la loro amicizia sono state qualcosa di grandissimo. E continuano a esserlo.. perché certamente non rinunciamo a loro, così come non abbiamo rinunciato a Piero Gabella e a Léon con Elisa, nella memoria di Yoska.
Vi ringrazio dunque per la fiducia, che spero di poter onorare con l’aiuto di ognuna e ognuno di voi. In questo Incontro abbiamo ragionato intorno alla crisi, come chance e momento di possibile cambiamento. La situazione in tutto il mondo è preoccupante: in questo quadro si inseriscono le nostre difficoltà, ma anche – la mia stampella ne è un simbolo! – le risorse che possiamo trovare insieme. Perché più abbiamo consapevolezza della rilevanza del compito, tanto più sappiamo di avere assoluta necessità di aiuto, ben oltre le stampelle.
Certamente si presenta a tutti noi una sfida dai molti aspetti: prima di tutto quella della memoria e della continuità, quanto siamo soliti raccogliere nello spirito del CCIT e della sua Carta, a cui tanto dobbiamo; nella continuità si colloca anche il posizionamento tipico del CCIT: spirituale ed ecclesiale e dunque ecumenico senza ombra di dubbio, pronto a un dialogo anche interreligioso, e insieme civile, attento alla dimensione concreta e politica del nostro essere viaggiatori di diversa provenienza, perché nessuno sia escluso e ognuno possa apportare il proprio contributo.
Oltre a questi elementi di continuità, il periodo che ci attende vorremmo fosse caratterizzato se non proprio dalla novità – sarebbe presuntuoso pensarlo – da una possibilità di traghettamento, di transizione che potrà meglio fiorire in seguito: per questo motivo, già con Claude Colette Agostino e gli amici di Nevi Yag abbiamo pensato e avviato un sito web – di cui dirò meglio tra un attimo. La comunità della redazione di Nevi Yag è anche, al momento, il supporto per i materiali del sito, che non sarà veloce come un social, ma che non dovrebbe neppure restare immobile. Questo strumento, come quanto ci ha insegnato anche la pandemia, ci consentirà immagino di attivare riunioni in aula Zoom: non è la stessa cosa di un incontro in presenza con una tazza di caffè, ma riducendo gli spostamenti, senza eliminarli del tutto, viene incontro alle difficoltà economiche e anche alla sobrietà che ci caratterizza, per condizione e per scelta. Guardate spesso il sito! E, come del resto è stato finora, potrete anche ricevere informazioni sulla associazione e su eventuali iniziative locali, che potranno essere messe in comune. Con l’aiuto di tutti, faremo ancora un po’ di cammino insieme.
Per il sito, vediamo la connessione, ccitsiganes.org. E’ organizzato su 4 lingue – al momento ne sono state attivate tre. Francese, italiano e inglese. Ogni piattaforma tuttavia può ospitare testi e informazioni anche in altre lingue: ad esempio il Nevi Yag in lingua Slovacca al momento è “postato” nella piattaforma italiana.
Veniamo dunque all’incontro dell’anno prossimo: si svolgerà in Francia, nei dintorni di Lion, nei giorni 12-14 aprile 2024: oltre che nel sito, vi sapremo dire tramite la mailinglist.
Credo che adesso possiamo raccogliere le vostre idee e le vostre proposte, che verranno poi “lavorate” nel piccolo consiglio
Grazie a tutte e tutti e in particolare all’equipe Ceka, Martin Sedlon con Blanka, Ana e le altre amiche, che hanno fatto miracoli, con il supporto di Marian Drahos e degli amici Slovacchi. Grazie a Isabelle Tambour per l’organizzazione dei carrefours e a tutti quelli che hanno fatto le traduzioni. A breve la celebrazione eucaristica, presieduta da Claude Dumas. Per chi può fermarsi poi al pranzo e magari anche alla gita, proseguiremo con leggerezza e gioia di sorelle e fratelli il nostro incontro. Agli altri già auguriamo un viaggio buono e sicuro.
Cristina Simonelli